Poesia di Pablo Neruda
Una poesia è un’occasione per viaggiare. Quelli della 3^ A (scuola Media Saffi) hanno appena fatto un viaggio ispirandosi ad una poesia di Pablo Neruda. Un viaggio notturno, tra muri e ombre, stelle e passi silenziosi.
Il prof. ha fatto domande a cui rispondere è difficile, troppe le risposte possibili ma nessuna valida fino in fondo. Cosa chiede una poesia? A cosa serve la poesia?
Il prof. ha fatto domande a cui rispondere è difficile, troppe le risposte possibili ma nessuna valida fino in fondo. Cosa chiede una poesia? A cosa serve la poesia?
Quelli della 3^ A hanno preso per buona la risposta che la poesia non chiede nulla e che non serve a niente… niente di materiale e di pratico almeno. Su istigazione del prof. hanno utilizzato la poesia, l’hanno letta in classe e declamata, hanno iniziato a trasformarla con una riscrittura nel rispetto delle linee tracciate dal poeta.
Presenteremo adesso la poesia di Pablo Neruda, subito dopo proporremo le poesie scritte da alcuni studenti della 3^ A.
foto da Wikipedia
a rubare
un ramo fiorito.
Passeremo il muro,
nelle tenebre del giardino altrui,
due ombre nell'ombra.
Ancora non se n'é andato l'inverno,
e il melo appare
trasformato d'improvviso
in cascata di stelle odorose.
Nella notte entreremo
fino al suo tremulo firmamento,
e le tue piccole mani e le mie
ruberanno le stelle.
E cautamente
nella nostra casa,
nella notte e nell'ombra,
entrerà con i tuoi passi
il silenzioso passo del profumo
e con i piedi stellati
il corpo chiaro della Primavera.
... ora le proposte poetiche degli studenti (sono parole suggerite dal poeta verso cui bisogna avere un rispetto profondo)...
Elmedin
In estate andremo
a giocare
in un campo di calcio con gli angeli
Passeremo la metacampo
nelle profondità dei difensori
due angeli nella fascia destra
Ancora non è finita la partita
e l’arbitro trasforma
tutta l’adrenalina in un fischio
ma nel secondo tempo passeremo
nell’ombra del campo avversario
e con un dribbling avremo
vinta la partita
E pian piano torneremo a casa
con la luce della coppa
e le nostre grida di felicità.
Youssef
Nel pomeriggio entreremo a rubare
una banca
con dentro diamanti,
passeremo il laser,
in giardino due ombre nell’ombra
ancora non se n’è andato l’allarme
e il passo si è ormai affrettato
Nella notte entreremo al suo interno
e con le nostre piccole mani
ruberemo i soldi e i diamanti
che luccicano come stelle
cautamente nella grande banca
silenziosi ci intrufoleremo
nella notte e nell’ombra arriveremo con i passi silenziosi
Saremo ricchi con il profumo dei soldi.
Merusche
Nella notte entreremo
a rubare nel frigo
una torta
passeremo da una stanza all’altra
nell’oscurità della notte
due ombre nell’ombra
Ancora non se n’è andata la fame e
il piatto svuotato sembra trasformato.
Ritornerò nel frigo e mi fionderò nel cibo
d’improvviso una cascata di cioccolato e pan di stelle
mmmmmm
Cautamente mi rotolerò
da una stanza all’altra
nella notte e nell’ombra
entrerò con passi pesanti
fin nella mia stanza e con il silenzio
con il ricordo del profumo del cibo
che abbiamo mangiato
Nessun commento:
Posta un commento